Territorio Costa degli Achei
Il nome di questo territorio deriva molto probabilmente dalla presenza achea nella zona in epoca antica. Costa degli Achei indica quel tratto di costa dell’alto ionio calabrese cuore della Magna Graecia, terra di fasti e di cultura. Il posto più rappresentativo della costa è l’antica cittadina di Sybaris, oggi Sibari, nel comune di Cassano allo Jonio, costruita dai coloni achei che successivamente edificarono Kroton. Essa dà il nome all’ampia pianura, denominata per l’appunto Piana di Sibari, che si estende per circa 150 km ed è circondata dalle catene montuose del Pollino e dall’Altopiano silano. La presenza di territorio pianeggiante a ridosso del mare fu presumibilmente il principale motivo per cui l’antica colonia achea venne costruita proprio in questo luogo, e per cui, successivamente, vi si stabilirono diverse popolazioni, come testimoniano le tante tracce ancora oggi ben evidenti. Tali tracce riconducono alla presenza degli Enotri a Francavilla, all’antica Cossa a Paludi fino agli insediamenti tardo-normanni di Roseto Capo Spulico o a quelli bizantini di Rossano. La zona è fra le più frequentate della costa jonica cosentina, anche per la presenza di cittadine densamente abitate come Rossano e Corigliano caratterizzate da un antico centro storico e da una parte marina con spiagge di sabbia fine e mare cristallino.
DA VISITARE:
Oltre alle splendide spiagge, l’archeologia riveste un ruolo fondamentale e caratterizza fortemente l’intero territorio. Uno dei siti più importanti è proprio quello di Sibari. Lo scrittore inglese Norman Douglas, autore di “Old Calabria”, che narra il viaggio compiuto in Calabria, nei primi del ‘900, disse in una sua celeberrima frase “Chi, se potesse, non vorrebbe vivere tanto da vedere che cosa viene alla luce di Sibari?”. A Sibari si può visitare il Parco Archeologico e il Museo Archeologico annesso, dove è conservato il “Toro cozzante”, scultura bronzea raffigurante una testa taurina, probabilmente parte di un complesso scultoreo ben più grande, la cui vista merita da sola probabilmente l’intero viaggio. Ma l’elenco dei luoghi, dei monumenti ed degli edifici, da poter ammirare, è veramente lungo. Si va dai resti di Castiglione di Paludi, antica città bretia, che potrebbe nascondere la ancor più antica cittadina di Cossa, costruita dagli Enotri alle fortificazioni di Amendolara e dell’antica Castrum Rosae Petri; molto suggestivi sono anche il castello di Roseto Capo Spulico, di origine normanna, costruito su un costone di roccia, che le conferisce la sua unicità e il pittoresco borgo di Rocca Imperiale con il suo castello, che domina l’intero abitato, creando un paesaggio fiabesco e dove è ancora ben visibile lo stemma degli Hoenzollern, il casato di Federico II di Svevia. Ed ancora Rossano Calabro, con il suo borgo antico e le sue chiese dove sono ben visibili le origini bizantine. Interessante è il Castello di Corigliano Calabro, che sorge nell’antico centro storico della città, di epoca normanna, eretto intorno all’XI secolo e successivamente entrato in possesso della famiglia Sanseverino, a cui fu sottratto da Ferdinando I d’Aragona, durante la dominazione aragonese intorno al 1490. Molti altri sono comunque, i castelli, le fortificazioni e le torri disseminati lungo la costa, che dominano il mare e si stagliano come guardiani silenziosi ma imperiosi; tra i principali , ricordiamo le torri saracene di Villapiana Marina ed Albidona, il Castello del barone Mandatoriccio di Mirto e il Castello seicentesco di Montegiordano, il castello Federico II, con annesso museo di vestiti dell’epoca, ad Oriolo
Foto copertina di Domenico Lanza