Territorio del Pollino
DESCRIZIONE:
Il territorio è montano, qui si ergono infatti, le vette più alte dell’intera Calabria, anche se il mare rimane sempre visibile anche dalle più alte cime della catena del Pollino, da cui il territorio e il Parco Nazionale prendono nome. L’intero territorio si caratterizza per una grande biodiversità di specie arboree autoctone, quali lecci, querce, abeti, aceri, faggi e pini; il signore di queste montagne, tanto da rappresentare il simbolo stesso del Parco, rimane comunque, il pino loricato, un albero secolare, di cui sono stati individuati alcuni esemplari millenari. Il nome deriva dal latino “lurica” che significa corazza, in quanto ricorda quelle usate dai condottieri dell’antica Roma; è una specie rarissima, presente, in Europa soltanto in tale area e nei Balcani, particolarmente resistente a terreni impervi e a pendii rocciosi ripidi e scoscesi. Il Pollino offre una varietà notevole di piante, che alle prime fioriture di primavera, rendono magico il paesaggio, creando quasi un’atmosfera da fiaba.
DA VISITARE:
Nell’area lo spettacolo più grande è soprattutto quello offerto della natura, in alcuni tratti selvaggia ed impervia; obbligatoria è, pertanto, una visita al Parco, attraverso i suoi numerosi percorsi naturalistici, per poter apprezzare luoghi praticamente incontaminati, dove domina una flora ricchissima di viole, genziane, ranuncoli, alcune specie di orchidee, il rarissimo giglio rosso e piante officinali ed aromatiche, tra cui le labiatae , la menta, il timo, la lavanda, la santoreggia e l’issopo. Piante che convivono con le più alte specie arboree, creando un sottobosco che favorisce la nascita di frutti e bacche, come le apprezzatissime fragoline di bosco e i lamponi selvatici. Anche la fauna è unica sul Pollino; infatti, è possibile contemplare molte specie di uccelli che solcano i cieli sulle alture del massiccio, quali l’aquila reale, il picchio nero, il capovaccaio, il nibbio reale, il gufo reale e comune, il corvo imperiale e il falco pellegrino. Inoltrandosi nei boschi è frequente incontrare esemplari di driomio, lupo appenninico, gatto selvatico e capriolo; recentemente sono stati reintrodotti anche il cervo e il grifone.
Le bellezze naturali fanno da cornice ai bellissimi borghi ricadenti nel territorio, molti dei quali costruiti su impianti medievali, talvolta rimaneggiati e adattati da nuovi conquistatori; da non perdere i borghi antichi di Civita, Laino Borgo e Laino Castello, Morano Calabro, Oriolo, Castroregio e Cerchiara.
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